Jesolo AirShow 2019
Mi dissero che sarebbe stato un AirShow di grandi dimensioni ma certo non mi resi conto che avrei volato di fronte a 500.000 persone!
Decisi di fare base a Caorle, circa 15 min di volo da Jesolo. Anche il Lido di Venezia sarebbe stata una buona base di partenza ma dato che la mia famiglia mi avrebbe seguito in macchina, Caorle meglio si prestava ad accoglierci tutti, soprattutto utilizzando gli appartamenti per foresteria disponibili all’interno dell’area aeroportuale. Partii da Reggio con il mio Pitts sabato mattina presto, mia moglie con i due bambini partirono in macchina nel pomeriggio e ci ritrovammo a Caorle in serata, con la solita piacevolissima accoglienza di Mauro e del club “Volo al Mare”. Gli appartamenti uso foresteria erano perfetti, ne prendemmo due per tre notti.
Per arrivare a Caorle, navigando lungo costa, si passa proprio sopra Jesolo. Ne approfittai per dare un’occhiata agli spalti, alle boe già posizionate, alle barche della polizia che stavano già liberando la zona. Le prove sarebbero state nel pomeriggio e la zona era già pronta ad accoglierci. In effetti la zona degli spalti era davvero grande, le boe segnalavano la zona Display che si estendeva per un paio di chilometri lungo la costa. Sulla spiaggia, si vedevano già tante persone sui lettini e accampate nelle poche zone libere dagli ombrelloni.
A Caorle preparai l’aeroplano per le prove del pomeriggio. Avevo il pieno di Smoke Oil (per fare il fumo bianco) e mia moglie avrebbe portato due taniche di olio per la domenica. Di solito consumo circa 25 litri di olio per Display quindi con un serbatoio interno riesco a farne solo uno.
Era tutto pronto ed ero piuttosto emozionato. Le prove sono meno impegnative dell’esibizione vera e proprio, c’è molta meno gente, le prove servono per prendere confidenza con la zona, per trovarsi preparati il giorno successivo. Però l’organizzatore ti chiede comunque di fare un bello spettacolo, ci sarà qualche giornalista, ci si aspetta circa 1/3 del pubblico della domenica … quindi comunque ci sarebbero state poco meno di 200.000 persone. Tantissime!
Sento al telefono l’organizzatore, è tutto pronto, tutto come da programma, orari confermati, quote confermate, ingressi e procedure come da copione. Si va in scena.
Come sempre, avvio una decina di minuti prima dell’orario corretto, mi do una seconda chance nel caso in cui il motore non parta e debba aspettare per riprovare oppure se mi dovesse servire aiuto da una batteria supplementare. Va tutto bene e quindi aspetto 10 minuti a bordo ripassando la breve navigazione che mi porta a Jesolo e la sequenza che ho disegnato per questo evento. Hanno concesso l’ingresso dalle spalle del pubblico a 500 piedi. Molto spettacolare. Quindi mi metterò in attesa tra Jesolo Paese e Jesolo Mare per poi entrare perpendicolare alla spiaggia, proprio sopra gli spalti.
Raggiungo la zona di attesa e faccio la mia chiamata radio. Alberto mi risponde subito e mi chiede di aspettare, sono in anticipo di tre minuti. Aspetto. Guardo la spiaggia. Aspetto facendo giri di 360 gradi verso destra e poi verso sinistra. E intanto guardo la zona del Display, guardo le boe, la spiaggia, immagino la safety line, dall’alto si vede tutto, cerco di cogliere le distanze e mi preparo ai cambi di prospettiva per quando sarò in scena. Sono alto, circa 1500 piedi, farò una picchiata di 1000 piedi per passare sopra al pubblico alla velocità massima. Come un’aquila, scruto la mia preda laggiù, pronto all’azione.
“NL, l’elicottero sta salutando, lascerà verso nord, se ce l’hai in vista, entra dopo che lui è uscito” mi dice la radio. Adrenalina. A fiumi. Miscela ricca, passo fine, raffreddamento aperto, trim a picchiare, check agli strumenti motore che sono tutti in arco verde: si parte. Già in picchiata fino ai 200 mph, il sibilo del vento è fortissimo, tutto mi dice che più di così non si può andare, è la velocità giusta per questo incredibile passaggio a 500 piedo sopra le teste di 200.000 persone. E poi su, in verticale fino a 1500 piedi, una rotazione a sinistra e “smoke off”, virata a destra in discesa per il primo passaggio rovescio di fronte al pubblico. E poi … tutto il resto della sequenza.
Tutto come previsto, tutto come pianificato, tutto preciso e corretto, sempre alle quote corrette. Alla fine mi sento dire per radio “Bravo NL, ottimo Display. Se vuoi, domani, poi abbassarti un po’ di più”. Va bene, va bene, si può fare, avevo del margine anche sul mio limite di sicurezza. Mi abbasserò di altri 100 pedi e domani sarà perfetto.
Serata con moglie e figli, cena molto piacevole fronte spiaggia. Sono poco rilassato però, ho già fatto tre ore di volo e un Dispaly, sono stanco e un po’ preoccupato per il giorno seguente. Avrò bisogno di dormire bene questa notte, credo che lascerò i bambini con mia moglie e io dormirò da solo, se riusciamo a convincerli, ho davvero bisogno di dormire bene.
Domenica, giorno di Show. Siamo tutti elettrizzati. Mia moglie parte per Jesolo, vuole arrivare presto per evitare la calca e prendere posto in spiaggia proprio di fronte agli spalti, ci saranno anche dei nostri amici a tener compagnia a mia moglie e aiutarla con i bambini. Io inizio subito a concentrarmi, preparo l’aeroplano, ripasso l’avvicinamento e tutte le procedure, ripasso la mia sequenza, ripasso il rientro a Carole. Poi di nuovo, da capo: aeroplano, avvicinamento, procedure, Display, rientro. Bevo e cerco un po’ di ombra. E ripasso di nuovo. C’è gente a Carole, qualcuno attirato dai ripetuti voli del sabato è venuto a vedere cosa succedeva, qualcuno sapeva che qualcuno dell’AirShow di Jesolo era basato a Carole ed erano venuti a trovarci.
L’orario si avvicina e sono pronto. Sono pronto da due ore, devo ammettere, ma è giusto così. Sposto l’aeroplano fuori dall’hangar, lo metto all’ombra, dove posso avviare senza dare fastidio a nessuno. Guardo bene il passaggio da fare per entrare nel raccordo in erba, seguo con lo sguardo la via di rullaggio fino alla testata pista dove farò la prova motore.
E’ ora, mi metto il paracadute. Salgo a bordo e mi lego con le cinture di sicurezza. Chiudo il canopy e avvio. Parte regolarmente. Quindi sono in anticipo di dieci minuti. Mi sposto dal piazzale e raggiungo la zona per la prova motore, la faccio con attenzione, tutto bene. Sono sempre in anticipo. Aspetto qualche minuto ripassando la mia sequenza ma poi non resisto, mi allineo e parto. Vedo subito Jesolo, mi avvicino a bassa velocità alla quota prevista dall’organizzazione, raggiungo la zona d’attesa. Aspetto, sono in anticipo di dodici minuti. Accidenti, non bisogna partire in anticipo, mannaggia!
Aspetto nella zona di attesa, vedo una coppia di velivoli che lascia la zona e vedo arrivare l’elicottero della Guardia Costiera. Dovrò aspettare qui tutto la sua esibizione, io sono dopo di lui. Lo segue con lo sguardo mentre eseguo delle lunghe e lente virate a sinistra e poi a destra. Finalmente arrivano i -3 minuti all’ora del mio ingresso, posso chiamare via radio. Mi rispondono di aspettare nella zona di attesa, sono in ritardo di un paio di minuti. Bene. Per fortuna il mio aeroplano ha un buon serbatoio di benzina e sono partito con 20 galloni, ne ho consumati 3 quindi ne ho 17, per lo Show me ne servono 5, altri 3 per il rientro … tutto bene, sempre che non ci siano altri ritardi.
Mi chiamano alla radio, l’elicottero eseguirà l’ultima manovra e poi il passaggio di saluto, poi tocca a me. Preparo l’aeroplano e cerco di non perdere d’occhio l’elicottero che lascerà la zona verso nord, io entrerò di nuovo dalle spalle del pubblico, a tutta velocità, a 500 piedi sopra le teste del pubblico … e della mia famiglia. E’ la prima volta che vengono a vedermi, sono emozionato anche per questo!
Il Display va benissimo, mi diverto come un matto e dal video si vede proprio che sorrido, nonostante lo sforzo. Qualche volta riesco a cercare con lo sguardo il pubblico e lo trovo lì sotto, sugli spalti e lungo tutto il litorale, è immenso! Mezzo milione di persone, incredibile. Lo so, non sono qui per vedere me ma per vedere le Frecce Tricolori che voleranno nel pomeriggio, io faccio solo parte dell’intrattenimento pre-show. Però, mi vedranno, questo è sicuro.
Il post-show è bellissimo. Cala la tensione e rimane solo la soddisfazione di aver fatto qualcosa di incredibile, di aver partecipato all’AirShow Jesolo 2019, poco prima delle Frecce Tricolori. Sorrido e sorrido ancora, non riesco a smettere. Non smetterò per tutta la settimana successiva.