Il 24 giugno si è tenuto a Montagna l’edizione 2018 dell’ormai noto FlyParty, il consueto appuntamento degli appassionati di volo che ogni anno attira centinaia di aeroplani e migliaia di visitatori.
Il sabato è destinato agli arrivi e alle prove dei performers, domenica si tiene il vero e proprio Show che appassiona gli amanti dei velivoli storici, classici, moderni, acrobatici, dagli ultraleggeri all’immenso Texan T6, elicotteri e velivoli jet.
Io sono partito con il mio Pitts da Reggio Emilia in formazione con il PA28 del club pilotato dal mio amico Pascal con Robert come passeggero copilota. Un volo facile di circa 40 minuti che ci ha portato senza problemi in zona circuito dove abbiamo contribuito ad appesantire il lavoro della biga che si è travata a gestire un atterraggio ogni due minuti per quasi tutta la mattina!
Nel pomeriggio ho fatto la mia prova di volo. I commenti degli amici a terra sono stati molto utili per aggiustare il mio programma di volo e per meglio definire la posizione delle mie figure rispetto al pubblico. La prova serve a questo, a prendere le misure.
Bellissima esibizione di Bertossio all’imbrunire, al limite delle effemeridi, con i fuchi pirotecnici alle estremità alari e la musica di sottofondo. Che magia!
Mi sono perso la serata danzante a base alcolica per ovvi motivi, tra i quali però anche il fatto che mia moglie mi ha raggiunto in macchina con la nostra meravigliosa Sofia che ha bisogno di andare a letto presto. Io forse ne avevo più bisogno!
Domenica era il grande giorno e non potevo nascondere la tensione. Era la prima volta che mi esibivo di fronte ad un pubblico così vasto! Il Briefing Sicurezza ci ha dato tutte le informazioni necessarie a condurre la manifestazione in completa sicurezza. Alle 11 sono iniziate le danze e senza interruzione siamo arrivati alle 16:25 … orario della mia esibizione!
Ho preparato l’aeroplano e mi sono concentrato profondamente. Ho ripassato la sequenza, ho rivisto tutti i punti critici nei quali avrei dovuto controllar quota e velocità, ho valutato l’effetto che avrebbe avuto il vento e dove sarebbe stato, in ogni momento, il pubblico da non sorvolare mai ma da impressionare sempre. E poi sono ripartito, di nuovo il controllo dell’aeroplano, concentrazione, ripasso del programma …
Gli YAK stanno completando e AB204 si sta preparando. Ora devo salire, legarmi nel cockpit e mettere il moto. Tocca a me. E’ il mio momento. Si parte.
L’adrenalina è in circolo, mi infilo il paracadute, salgo a bordo, mi lego, controllo tutto, chiudo il cupolino e metto in moto. Il rombo, le vibrazioni, il pubblico tutto intorno, il cielo perfetto. Una meraviglia.
Il volo va benissimo. Mi diverto da matti, tutto sotto controllo, tutto secondo la sequenza che ho disegnato, studiato e ripetuto diverse volte, tutto rotondo, gentile, elegante ma “muscoloso”. Il mio Pitts è favoloso e a me piace farlo vedere così. Può essere sgarbato ma ha un’anima gentile e raffinata, voglio farlo vedere così al pubblico a terra.
Completo la sequenza con un passaggio basso a coltello con il fumo. Sono contento, è andato tutto benissimo. Atterro bene su tre punti, esco sul rullaggio e mi dirigo al distributore. Passo davanti al pubblico e lo vedo applaudire, mi avvicino e saluto e loro rispondono, applaudono, urlano. Uno spettacolo incredibile!