Fly by passenger
Un volo acrobatico su un Pitts S-2B è un’esperienza eccezionale e assolutamente indimenticabile.
La maggior parte di noi passa gran parte del tempo seduti ad una scrivania o in piedi a fare lavori manuali e, in molti casi, seduti per ore in automobile. In ogni caso siamo abituati ad un ambiente a 1 g, ragionevolmente silenzioso, nel comfort di case, uffici, negozi, auto.
Un volo acrobatico su un aeroplano ad alte prestazioni impone al corpo una livello di stress psico-fisico al quale non siamo abituati. E’ quindi assolutamente necessario essere in buona forma fisica e mentale e affidarsi ad un pilota che tenga in debita considerazione le nostre limitazioni di “utenti non professionisti” e che ci accompagni in questa esperienza per gradi e con la giusta progressione.
Requisiti indispensabili
- Peso inferiore ai 90 Kg (limitazione dovuta la centraggio dell’aeroplano)
- Altezza minima 1,55 m (limitazione dovuta alla visibilità)
- Buona condizione fisica
- Stato di ottima salute, ovvero assenza di: problemi vascolari, problemi di respirazione, influenza, tosse, raffreddore anche se lieve, mal di testa.
Come si svolge il volo per un passeggero
Il volo con passeggero comincia con un briefing molto dettagliato durante il quale spiego:
- La mia preparazione, i miei titoli aeronautici, la mia esperienza di volo
- Le caratteristiche principali del Pitts
- Brief dettagliato del volo che comprende:
- Come avvicinare l’aeroplano
- Come salire a bordo e come utilizzare le cinture di sicurezza
- Uso delle cuffie e comunicazioni (inclusa la risposta al “come stai?”)
- Accensione, rullaggio e prova motore
- Decollo e salita
- Sequenza completa delle figure acrobatiche, dove guardare
- Procedura di atterraggio
Completato il brief si può procedere con il volo durante il quale si farà esattamente quello che è stato detto durante il brief. In inglese si dice: “You brief the flight and then you fly the brief” che si può tradurre “Prepari il volo e poi voli quello che hai preparato”.
Nell’aviazione è buona norma essere preparati (you brief the flight) a tutto quello che succederà e non inventarsi nulla (you fly the brief) per garantire il massimo livello di sicurezza.
Mal d’aria
E’ mio compito garantire che il passeggero viva l’esperienza del volo acrobatico senza soffrire un eccessivo mal d’aria.
Considerando che il volo acrobatico sottopone il corpo a situazioni di grande disagio, è normale che l’eccitazione iniziale si trasformi presto in leggero fastidio e infine in vero e proprio malessere. In aggiunta, è inevitabile che ci sia anche un senso naturale di paura che contribuisce al nascere del “mal d’aria”. Alcune attenzioni possono ridurre o rallentare questo evolvere:
- Mangiare cibo solido un’ora prima di volare
- Assicurare un’adeguata idratazione (soprattutto d’estate ma anche d’inverno)
- Durante il volo:
- Girare la testa lentamente evitando brusche rotazioni
- Contrarre i muscoli addominale durante i “g”
- Respirare sempre profondamente (evitare l’apnea)
In generale, la miglior tattica per rallentare l’insorgere del mal d’aria consiste nel “divertirsi”. La paura è l’elemento che più rapidamente porta il nostro corpo ad uno stato di malessere quindi rilassarsi e focalizzarsi sul divertimento dell’esperienza è sicuramente la strategia migliore.
Nota sul mal d’aria
Star male durante un volo acrobatico è normale e capita a tutti, anche ai piloti stessi quando si allenano duramente. A volte il malessere dura anche un paio di giorni!
Il nostro corpo può essere allenato alla sopportazione dell’acrobazia mediante l’esercizio della stessa. Sfortunatamente questo tipo di allenamento dura poco se non viene costantemente esercitato: dopo la pausa invernale, è normale che i piloti passino qualche settimana facendo voli di allenamento solo per riportare il proprio corpo ad uno stato di preparazione sufficiente per affrontare le vere e proprie sessioni di allenamento successive.
Io sono stato male per anni. Mia moglie mi vedeva tornare a pezzi dal volo e mi chiedeva ridendo perché facessi una cosa che mi faceva stare tanto male. In effetti me lo sono chiesto anch’io tante volte, ho anche pensato di non essere portato per questo sport finché l’istruttore non mi ha rassicurato dicendo proprio che il mal d’aria capita a tutti e che prima o poi sarebbe passato o mi ci sarei abituato. Mi ci sono abituato!
Esistono delle pastiglie per limitare il mal d’aria. Nella maggior parte dei casi queste pastiglie inducono anche sonnolenza e quindi limitano in parte anche la nostra capacità di apprezzare e di godere dell’esperienza del volo acrobatico (l’inevitabile adrenalina che si scatena nel nostro corpo contiene comunque il problema della sonnolenza!).